Cuba - la Isla Grande
- Luisa Tonon
- 26 giu 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Giugno 2018 -

E' stato il mio primo Fam Trip, e forse ti starai chiedendo cos'è. Il Fam Trip è un viaggio di familiarizzazione della destinazione per gli agenti di viaggio, un viaggio organizzato dagli operatori del settore con i corrispondenti locali, per far testare i propri servizi, per far visitare le strutture alberghiere, e per far conoscere con mano la destinazione, agli agenti di viaggio.
Fu così che quando mi arrivò quell'offerta, non ci pensai due volte, e decisi di partecipare a quel viaggio che mi avrebbe portato alla scoperta dell'isola più grande dei Caraibi, la seconda che avrei visitato in questa area geografica. Ci ritrovammo così in 16 di noi, all'aeroporto di Milano Malpensa, da dove ci saremmo imbarcati su un volo Neos direzione La Havana. Sette notti per vivere a pieno l'alma de Cuba, per scoprirne la cultura, i profumi e i sapori (certo anche il rum va testato!) che mi avrebbero poi confermato il mio amore per questa parte di mondo. Atterriamo all'Havana verso le 18, e Cuba ci accoglie con una luce mai vista, un bagliore del tramonto quasi surreale: il trasferimento nel centro città è veloce e nel frattempo la nostra guida, che durante il corso del viaggio verrà soprannominata Jole, ci inizia a raccontare la storia di questo popolo. Tempo di una doccia e poi usciamo già per la prima cena e una passeggiata sul Malecon, il lungomare che lascia ogni viaggiatore incantato. Durante questo viaggio dormiamo nelle Case Particular, una sorta dei nostrani Bed & Breakfast, che ti consentono di rimanere a contatto con la popolazione locale e fare colazione con i prodotti che hanno a disposizione, ma bada bene che non tutte le case Particular sono autorizzate dal governo. Un viaggio a Cuba è un viaggio nel passato, è un viaggio per tutti ma non da tutti, e ci vuole soprattutto in questo periodo storico, un certo spirito di adattabilità. La Havana è ricca di storia, di fascino, ma anche di tanta umidità e per questo durante le visite ci soffermiamo spesso lungo le strade per gustare una noce di cocco fresco o una bella Pina Colada: lo sai che qui usano preparare il cocktail analcolico e poi ti lasciano la bottiglia di Rum (si tutta la bottiglia!) per aggiungere a tuo piacimento la quantità desiderata di vitamina R? Questo però è un viaggio di lavoro, e quindi tempo per riposare ce n'è poco! Il terzo giorno ci dirigiamo alla volta di Vinales, una cittadina molto carina nel nord ovest della penisola, per vedere il famoso Mural de la Prehistoria, un'enorme pittura muraria dai colori vivacissimi. Questa zona è ricca di grotte, paesaggi naturali, ideale per passeggiate a cavallo, nonchè famosa per le piantagioni di tabacco: cogliamo così l'opportunità di visitare una piccola fabbricata produttrice di sigari, poco lontano dal Mogote. Dopo le prime tre notti nella capitale, è ora di mettersi in marcia, e con il nostro piccolo van, percorriamo la strada fino a Cienfuegos, per una veloce visita, anche se ammetto la città è davvero molto carina, affacciata sul mare, ricca di fascino coloniale e cose da vedere. La nostra meta è però Trinidad, una vera chicca, una cittadina che non può non essere inserita nel tuo itinerario se vuoi visitare Cuba. Trinidad è strade acciottolate e carretti trainati dai buoi, è un tripudio di casine colorate e musica danzante, è il passato che non viene dimenticato, è la vita lenta e nostalgica. Trascorriamo la nostra prima sera qui in un ristorante dove ci facciamo prendere dalla musica e iniziamo a ballare attorno al nostro tavolo. La musica a Cuba è ben diversa da quella che puoi sentire in altre isole caraibiche, è una musica che racconta la loro storia, è una musica malinconica, una musica carica di ricordi, l'essenza di un viaggio qui. A Trinidad, oltre alla visita della città, puoi scegliere se fare escursioni a cavallo, o oziare sulla meravigliosa Playa Ancon, che è anche quello che ho scelto di fare io durante il nostro giorno libero. Me la ricordo ancora la Casa Particular dove ho alloggiato a Trinidad: una di quelle belle case coloniali grandi, con un cortile interno meraviglioso e dove i proprietari ti accolgono con un succo di mango gustosissimo. Aveva tre camere totali, ognuna con una sua particolarità. Siamo stati davvero bene qui, ma due notti passano in fretta e siamo nuovamente pronti per rimetterci in viaggio. Il nostro itinerario prosegue verso Varadero, meta indiscussa dei soggiorni balneari a Cuba. Prima però sosta a Santa Clara, la città dove si trova il mausoleo del Che Guevara, oltre al museo del treno blindato: insomma per gli appassionati di storia cubana è una tappa assolutamente da non perdere. Che dire di Varadero? La penisola di Hicacos non mi ha deluso, spiagge ampie e lunghe, mare da favola e strutture alberghiere di buon livello. Vorrei soffermarmi soprattutto su questo aspetto: Cuba affronta un embargo da tantissimi anni, pertanto non aspettatevi il lusso che potete trovare in Messico, il cibo che potete trovare in qualsiasi altro resort del mondo, e la prontezza di problem solving da parte del personale. Vi accolgono con quello che hanno, vi cucinano ciò che c'è disponibile, e se l'acqua quel giorno non arriva perchè si è rotto un tubo, non fatene un dramma.
Cuba è così, meravigliosamente unica.
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